Era l’Ottobre del 2017 e di solito è un mese in cui si pianifica il trucco per Halloween. Ma quell’anno Ottobre fu molto di piú. É il mese della nostra evoluzione. Il mese in cui abbiamo fatto il primo coraggioso passo ad evolvere qualcosa che già funzionava.
L’evoluzione è un momento della vita in cui ti poni tante domande. Domande che ti mettano a capire chi eri, chi sei e chi vuoi essere.
Chiedersi: cosa abbiamo fatto in questi anni? Cosa ha funzionato? Cosa ci ha fatto crescere? Ma soprattutto, come possiamo crescere di più?
Noi durante un sabato di lavoro intenso e pieno di lavoro, a fine giornata abbiamo analizzato la giornata. L’analisi si é poi però ampliata a ragionare sulle settimane, sui mesi fino ad analizzare gli anni. Analizzare cosa andava bene e cosa meno. Avevamo la sensazione di non sfruttare al massimo le nostre capacità. Così quel sabato ci siamo posti quelle famose domande che ho elencato all’inizio. Ci siamo allora fermati tutti insieme dopo il lavoro per trovare risposte a quelle domande. Per capire come evolverci nel modo di lavorare. Magari con più regole, più codifiche e più organizzazione.
Ottobre fu il mese del primo passo di una lunga camminata verso l’evoluzione. La partenza di questa passeggiata inizia a Bologna. Davide, Gianluigi, Valentina e Francesca sono i primi a percorrere questa strada. La strada del Marketing. Un corso di tre giornate. Dalle 9:00 alle 23:00.
Il corso fu pazzesco perché ci insegnava un modo per lavorare alla comunicazione, alla strategia. Ci veniva dato un metodo. Capii subito sarebbe iniziata una nuovo pagina di lavoro quando ad inizio corso, i primi minuti, il formatore ci ha accolti con una musica da ascoltare ad occhi chiusi. Quando li abbiamo riaperti Gianluigi aveva le lacrime che allagavano uno sguardo di grinta. Quella commozione mi ha fatto capire la voglia di migliorarsi, di crescere e di imparare.
Abbiamo affrontato un mondo nuovo. Da sempre artigiani ritrovarsi davanti ad un formatore che ti insegna che per svoltare devi crescere come imprenditore. La nostra fantasia nel creare look alle persone doveva essere usata anche per creare un azienda forte, solida e moderna a comunicare.
L’artigiano e l’imprenditore dovevano diventare una persona sola.
Di ritorno dai 3 giorni, dovevamo mettere ordine tutte le informazioni apprese. Avere la calma per capire cosa fare prima, senza lasciarsi ingannare a fare tutto subito. Condividere con la paura di sbagliare e rovinare ciò che per 30 anni ha funzionato e convincere gli altri del team a credere nel progetto e fidarsi di noi.
Il mondo degli artigiani è pieno di artisti che con le loro mani creano ed emozionano. Nel mondo di oggi non basta saper fare. Bisogna saper comunicare multicanale e spingersi ogni giorno fuori dalla zona di confort, per imparare e crescere. Non lasciarsi prendere dalla paralisi da analisi. Smettere di chiedersi “perché?” e incominciare a domandarsi “perché no?”.
Siamo consapevoli del peso che hanno i capelli nell’umore delle persone. Sappiamo anche che come tutte le cose, per ottenerle bisogna andarle incontro e non si può aspettare e sperare che arrivino da sole. Anche quando si parla di bellezza. Parlare in consulenza, far domande, far proposte è un modo attivo di trovare il proprio look. Chissà, chiedersi meno “perché” e più “perché no” può dare vita a nuove cose. A nuovi inizi.